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Interni stampati in 3D con plastica riciclata: ridurre gli sprechi, migliorare il design

Jun 02, 2023Jun 02, 2023

"Il nostro pianeta sta soffocando nella plastica", affermano le Nazioni Unite. Sebbene il materiale artificiale abbia molti usi preziosi, la nostra dipendenza dai prodotti in plastica monouso ha portato a gravi problemi economici, sanitari e ambientali. Ogni minuto vengono acquistate circa un milione di bottiglie di plastica e ogni anno in tutto il mondo vengono utilizzati cinquemila miliardi di sacchetti di plastica: usati solo una volta e poi gettati via. La plastica e la microplastica hanno trovato la loro strada in ogni angolo del nostro ambiente naturale, dalle vette delle montagne più alte fino alle profondità degli oceani più profondi. Tanto che sono diventati parte della documentazione fossile della Terra e hanno creato un habitat microbico marino completamente nuovo noto come “plastisfera”.

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Minacciando la nostra capacità di contenere l’aumento della temperatura globale entro la soglia critica di 1,5°, l’inquinamento da plastica sta causando effetti disastrosi. Questi sono particolarmente evidenti nella Penisola Antartica, dove le temperature sono aumentate cinque volte più velocemente della media globale nell’ultimo mezzo secolo. Di conseguenza, il 75% di tutte le aree glaciali si è sciolto e, se superiamo il limite di 1,5°C, i ghiacciai scompariranno completamente. Il livello del mare aumenterà, le barriere coralline si deterioreranno e gli eventi meteorologici estremi diventeranno più frequenti. Quindi, come possiamo affrontare questo problema attraverso il design? Unendo ingegno e creatività con l'innovazione tecnologica, architetti e designer possono contribuire con il proprio granello di sabbia. Nagami ed Ecoalf, ad esempio, lo hanno fatto in uno dei loro ultimi progetti: un interno completamente stampato in 3D realizzato con plastica riciclata.

Ecoalf, pioniere dell’eco-moda, ha unito le forze con Nagami, uno studio di design orientato alla tecnologia che mira a ridefinire il concetto di design, produzione e consumo attraverso la stampa 3D robotica su larga scala. Condividendo l'interesse per la produzione sostenibile, i due marchi spagnoli hanno collaborato per creare una boutique Net Zero, Zero Waste a Las Rozas, Madrid. Il nuovo spazio dà una seconda vita a 3,3 tonnellate di rifiuti di plastica, che possono essere completamente riutilizzati per progetti futuri alla fine del loro ciclo di vita ed sono riciclabili quasi all’infinito, perdendo solo l’1% delle loro prestazioni strutturali ad ogni nuovo utilizzo.

Ogni parete, scaffale e tavolo espositivo all’interno del negozio è realizzato al 100% con plastica riciclata e riproposta, stampata in 3D per assomigliare a un ghiacciaio in scioglimento, sensibilizzando sugli effetti del cambiamento climatico (e su come le nuove tecnologie possono contribuire ad alleviarli). La plastica proviene principalmente dagli ospedali e ogni elemento è prodotto localmente in Spagna, riducendo al minimo le emissioni di CO2.

Questo progetto unisce design e tecnologia per aumentare la consapevolezza sui cambiamenti climatici e ispirare un cambiamento reale. – Javier Goyeneche, Fondatore e Presidente di Ecoalf

Facendo riferimento al modo in cui il vento e la neve erodono il ghiaccio nel tempo, l’installazione scultorea stampata in 3D avvolge lo spazio di 90 m2 e viene utilizzata per esporre capi, accessori e calzature di alta qualità di Ecoalf, tutti realizzati con materiali riciclati e a basso impatto. Sul pavimento, le piastrelle in pietra naturale presentano venature che evocano l'impressione del ghiaccio che si spezza, accentuando la sensazione di camminare su un ghiacciaio.

La stampa 3D ha rivoluzionato il settore, offrendo ai progettisti una nuova entusiasmante serie di strumenti che consentono loro di semplificare il processo di progettazione, prototipare in modo rapido ed efficiente, creare pezzi personalizzati con geometrie sempre più complesse e promuovere la sostenibilità attraverso l’uso di materiali riciclati. In questo caso, come rivelato da Manuel Jiménez García, co-fondatore e CEO di Nagami, le forme ondulate che ricoprono ogni superficie del negozio hanno spinto al limite la tecnologia di stampa robotizzata.

Nagami ha creato i pannelli di plastica utilizzando un braccio robotico dotato di un estrusore personalizzato in grado di stampare forme 3D complesse. La stampa 3D tradizionale di solito prevede la stratificazione, ma regolando l'orientamento del robot è stato possibile creare la geometria curva che caratterizza questo progetto unico nel suo genere. Poiché le pareti sono divise in pannelli e unite tramite connettori che fanno parte della struttura stampata, la tolleranza doveva essere estremamente precisa affinché i componenti si incastrassero perfettamente. La tecnologia all'avanguardia ha dato vita a questo design distintivo, consentendo ai professionisti del design di tradurre la loro ambiziosa visione creativa in una realtà concreta.